DEPORTAZIONE – Il trauma psicologico della deportazione

27/01/2015

DEPORTAZIONE – Il trauma psicologico della deportazione

Il rientro a casa e la necessità di esternare per riconquistare un’identità

Quando finalmente i Lager nazisti vennero aperti, dopo la liberazione da parte degli Alleati nel 1945, quelle che si potrebbero definire le felici circostanze della finita prigionia sono state invece per i deportati dense di sofferenza. Le numerose testimonianze ci raccontano come la desiderata libertà e il ritorno a casa racchiudono numerose difficoltà. Gli ostacoli non riguardano solamente il tentativo di riacquistare le forze fisiche perdute, ma di ritrovare le energie psichiche per affrontare la ricostruzione della propria personalità. La liberazione concreta e l’uscita dal Lager non coincidono con la liberazione della persona: il rientro a casa, il bisogno di ristabilire i contatti con il mondo e le persone, la necessità di essere come gli altri e di essere accettati dagli altri sono le tappe di un lungo cammino verso la riconquista della propria dignità. Dominati da un enorme edificio di violenza e minaccia, gli ex deportati percepiscono, una volta liberati, di essere stati derubati della propria identità: la prigionia ha trasformato i pensieri e i desideri, tutto si r