AZZARDO – Gioco d’azzardo: 4 errate convinzioni

06/10/2018

AZZARDO – Gioco d’azzardo: 4 errate convinzioni

ludopatia gioco azzardo

immagine di Steven Van Hasten

Il gioco d’azzardo è un interessante fenomeno psicologico. Esistono numerose ricerche su come i processi psicologici possano influenzare il comportamento legato al gioco d’azzardo. Di seguito quattro tranelli molto comuni:

1. La fallacia dello scommettitore

La fallacia dello scommettitore riguarda l’errata convinzione che eventi accaduti nel passato influiscano sugli eventi futuri nell’ambito di attività governate dal caso. Di seguito alcune errate convinzioni:

– Un evento casuale ha più probabilità di verificarsi perché non si è verificato per un periodo di tempo;

– Un evento casuale ha meno probabilità di verificarsi perché non si è verificato per un periodo di tempo;

– Un evento casuale ha più probabilità di verificarsi perché si è verificato di recente;

– Un evento casuale ha meno probabilità di verificarsi perché si è verificato di recente.

2. Aspettative mutevoli rispetto alle possibilità di vittoria

In un recente esperimento, è stato chiesto ad alcuni scommettitori di corse di stimare la probabilità di vittoria del proprio cavallo preferito sia prima sia dopo aver scommesso. Dopo aver piazzato le scommesse, i giocatori tendono a credere che il proprio cavallo abbia una maggiore probabilità di vittoria rispetto a prima della giocata. L’impegno sancito col denaro e l’illusoria sicurezza che ne deriva innescano nello scommettitore la convinzione che il proprio cavallo sia più promettente.

3. Gioco e superstizione

Molti giocatori d’azzardo credono fermamente di poter escogitare un modo per vincere. Alcuni, ad esempio, cercando di prevedere l’andamento dei risultati in giochi governati dal caso, ma ovviamente è impossibile. Altri scelgono slot-machines “calde”, considerate sull’onda vincente perché stanno elargendo un jackpot dietro l’altro, oppure preferiscono slot-machines “fredde”, ovvero macchine che da tempo non pagano e che nell’immaginario del giocatore sono “pronte” per un’imminente vincita. Infine, c’è chi si affida a talismani e/o gesti rituali sperando di propiziare la fortuna.

4. Sentirsi di buon umore può aumentare la compulsione a giocare d’azzardo

Uno studio ha recentemente dimostrato la relazione tra eventi o situazioni che provocano uno stato d’animo positivo e l’incremento del gioco d’azzardo. Infatti, il buon umore porta ad una maggiore propensione verso l’assunzione di rischi.

Conclusioni

Il gioco d’azzardo può essere terribilmente seducente e questi processi psicologici esercitano un ruolo determinante nel promuovere e alimentare una vera e propria dipendenza. Per affrontare una dipendenza è importante conoscere gli aspetti psicologici sui quali si poggia e gestirla sempre con l’aiuto di figure professionali vocate e competenti.

 

“Fascino binario del gioco, fra il piacere del vincere e l’estasi del perdere,
sfogo d’aggressione amorosa e pulsione infrenabile di morte” – Gesualdo Bufalino

 

Dott.ssa Marcella Caria


ATTENZIONE! Il materiale pubblicato è volto ad essere spunto di riflessione sui temi trattati e non vuole essere in alcun modo sostitutivo di indicazioni e/o trattamenti terapeutici. La gestione di difficoltà e disagi emotivi deve sempre essere affrontata con l’aiuto  di professionisti del settore. E’ pertanto importante contattare direttamente una figura professionale competente affinché possa valutare la specifica situazione e fornire le adeguate indicazioni terapeutiche.