DEPRESSIONE – I disturbi depressivi

08/08/2020

DEPRESSIONE – I disturbi depressivi

immagine di Jun Cen

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Che cos’è la depressione?

Quando si parla di depressione è importante precisare che non tutte le modificazioni del tono dell’umore sono da considerarsi patologiche. Chiunque può aver provato, in alcuni momenti della propria vita, sentimenti come tristezza, disperazione o pessimismo. Essere tristi è la naturale reazione ad alcune esperienze di vita. Solitamente questi momenti di fisiologico sconforto sono transitori e tendono a risolversi non appena le circostanze migliorano. Se invece i vissuti depressivi sono pervasivi, profondi e invalidanti, fino a compromettere il funzionamento sociale, lavorativo e relazionale, allora si parla di disturbi depressivi.

Quali sono i disturbi depressivi?

– Disturbo depressivo maggiore (o depressione maggiore)è caratterizzato da forte tristezza, marcato disinteresse verso i piaceri della vita, pensieri negativi e pessimistici su se stessi e il proprio futuro fino a ricorrenti pensieri di morte, ideazioni suicidarie o tentativi di suicidio. Il disturbo depressivo maggiore si esprime anche attraverso sintomi fisici come insonnia o ipersonnia persistente, agitazione o rallentamento psicomotorio, sensazione di fatica o di perdita di energie, calo dell’attenzione e concentrazione.

– Disturbo depressivo persistente (o distimia)è caratterizzato da perdita di interesse per le consuete attività quotidiane, scoramento, cali di produttività ed efficienza. Le persone con distimia hanno bassa autostima, sono ipercritici, lamentosi e pessimisti. Faticano a provare emozioni positive.

– Disturbo disforico premestrualesintomi della sfera depressiva e dell’ansia sono chiaramente legati al ciclo mestruale. In questi giorni la donna può sentirsi irritabile, triste, ansiosa, labile, provare sentimenti di disperazione o disprezzo per se stessa. L’appetito può aumentare fino ad eccedere nel consumo di cibo oppure nel desiderio intenso per cibi specifici. Queste manifestazioni possono somigliare a quelle della sindrome premestruale ma sono più gravi. Infatti, provocano un disagio psicologico clinicamente significativo oltre ad una compromissione marcata del funzionamento sociale e lavorativo.

– Disturbo depressivo con ansiasintomi depressivi e sintomi ansiosi coesistono insieme. Inoltre, è presente una qualche sintomatologia vegetativa (ad esempio tremori, tachicardia, bocca secca o disturbi gastrointestinali).

– Depressione in gravidanza e/o nel post-partumle caratteristiche sono quelle tipiche del disturbo depressivo maggiore: umore depresso per la maggior parte del tempo; forte diminuzione del piacere o dell’interessamento per le varie attività quotidiane; problemi di peso, appetito e sonno non correlati all’andamento della gravidanza; agitazione o rallentamento psicomotorio; persistenti sensi di colpa; autosvalutazione; difficoltà a concentrarsi; pensieri ricorrenti di morte o ideazione suicidaria.

– Disturbo affettivo stagionale (o depressione stagionale)i sintomi del disturbo depressivo maggiore hanno esordio e remissione in determinati periodi dell’anno.

– Disturbi depressivi nei bambini e negli adolescentiL’espressione dei sintomi depressivi nei bambini e negli adolescenti è simile a quella degli adulti, ma si contestualizza intorno a preoccupazioni tipiche dell’età (ad esempio i compiti) e può esprimersi anche attraverso cambiamenti nel comportamento (ad esempio un giovane, che prima si comportava adeguatamente, inizia ad andare male a scuola, si isola o agisce in modo delinquenziale). In alcuni bambini lo stato d’animo predominante potrebbe essere l’irritabilità anziché la tristezza (differenza sostanziale tra la forma infantile e le forme adulte). L’irritabilità associata alla depressione infantile può manifestarsi come iperattività, comportamenti aggressivi o antisociali.

– Disturbo depressivo dovuto a condizioni mediche o indotto da sostanze esistono forme di depressione che hanno sintomatologia simile ai disturbi depressivi sopra descritti, ma l’eziologia e l’insorgenza sono chiaramente correlate a specifiche condizioni mediche, all’uso di farmaci o all’abuso di sostanze.

È importante infine precisare che episodi depressivi sono anche una caratteristica dei disturbi bipolari.

I sintomi della depressione

I vissuti emotivi tipici della depressione sono tristezza, angoscia, disperazione, insoddisfazione, senso di impotenza, perdita di speranze, senso di vuoto. Altri sintomi della depressione sono la perdita di energie, un senso di fatica, difficoltà di concentrazione e memoria, agitazione motoria e nervosismo. La depressione modifica il sonno (insonnia o ipersonnia), influenza l’appetito e provoca una mancanza di desiderio sessuale. Spesso le persone depresse hanno difficoltà nel prendere decisioni e nel risolvere problemi. Sono impegnate in una costante ruminazione mentale circa il proprio malessere, lamentano dolori fisici, pensano o agiscono il suicidio. Si svalutano e hanno pensieri negativi e pessimistici su se stessi, gli altri e il proprio futuro. Evitano gli altri preferendo l’isolamento sociale fino a trascurare la cura e l’igiene del proprio corpo.

Cause e fattori di rischio

La depressione può colpire chiunque. Può insorgere apparentemente all’improvviso oppure può nascere a causa di una sconfitta o di una perdita personale, innescando pervasivi sentimenti di tristezza, disperazione, inutilità, impotenza, pessimismo e/o senso di colpa. Ad ogni modo, le cause della depressione possono essere molteplici e diverse da persona a persona. In particolare, le esperienze vissute nel corso della propria vita possono rendere vulnerabili alla depressione (ambiente famigliare e sociale, eventi di vita, lutti, problemi di lavoro, etc.).

Cura e trattamento della depressione

Riconoscere un disturbo depressivo al suo esordio è molto importante. Più tempestiva è la diagnosi, migliore sarà la prognosi. Troppo spesso le persone convivono con un disturbo depressivo per anni prima di chiedere aiuto ad uno Psicologo Psicoterapeuta o peggio, si rivolgono a improbabili “figure alternative” (ad esempio sacerdoti, astrologi, cartomanti, sensitivi, guru, maestri di checchessia, coach, counselor, estetisti, parrucchieri, amici, parenti, etc.) che, non essendo in alcun modo competenti in materia, spesso provocano anche ulteriori danni. Infatti, c’è la malsana credenza che “sono solo due chiacchiere” e il farle con chiunque abbia lo stesso valore che confrontarsi con una figura professionale competente. La gestione di difficoltà e disagi emotivi deve sempre essere affrontata con l’aiuto di professionisti del settore. È pertanto importante contattare direttamente una figura professionale competente affinché possa valutare la specifica situazione e fornire le adeguate indicazioni terapeutiche ad personam.

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Per quanto la depressione possa manifestarsi con gli stessi sintomi o caratteristiche, ogni storia di vita è differente da un’altra. La terapia psicoanalitica si propone di rispettare l’unicità individuale, opera attraverso la storia personale del paziente, approfondisce i legami ed il radicamento del proprio malessere, promuove trasformazioni utili al raggiungimento di cambiamenti apprezzabili e stabili nel tempo. In altre parole, la depressione si ridimensiona, assume significato nella storia del paziente che ne è portatore, permettendo di riavviare quel processo vitale che si era interrotto.

Dott.ssa Marcella Caria


ATTENZIONE! Il materiale pubblicato è volto ad essere spunto di riflessione sui temi trattati e non vuole essere in alcun modo sostitutivo di indicazioni e/o trattamenti terapeutici. La gestione di difficoltà e disagi emotivi deve sempre essere affrontata con l’aiuto  di professionisti del settore. E’ pertanto importante contattare direttamente una figura professionale competente affinché possa valutare la specifica situazione e fornire le adeguate indicazioni terapeutiche.

Pubblicato in Ansia, Depressione, Stress, Panico, Articoli della Dott.ssa da Dott.ssa Marcella Caria