COPPIA – Vita di coppia e comunicazione: 5 errori

03/07/2023

COPPIA – Vita di coppia e comunicazione: 5 errori

Saper comunicare è fondamentale per creare una vita di coppia sana e duratura. Trascurare la comunicazione di coppia rischia di mettere a repentaglio la solidità della relazione trasformando alcune situazioni, che si potevano risolvere semplicemente parlando, in qualcosa di più grave.

Ma niente paura! Si può sempre migliorare il proprio stile comunicativo cercando di evitare alcuni errori di comunicazioni.

Di seguito 5 errori frequenti da evitare:

1. Essere incapaci di considerare il punto di vista altrui

2. Affrontare una discussione con lamentele, critiche e accuse

3. Aspettarsi che il/la partner possa leggere nella mente dell’altro/a

4. Credere che il solo parlare sia sufficiente per risolvere i problemi

5. Puntualizzare, recriminare, rinfacciare, predicare, biasimare

Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione – Zygmunt Bauman

30/12/2022

PSICOLOGIA – I 3 articoli più letti nel 2022

Come consuetudine di fine anno, segnalo i 3 articoli più letti nel 2022 su questo sito internet e scritti da Dott.ssa Marcella Caria

Ormai per il quarto anno consecutivo primeggia l’interesse dei lettori verso l’articolo “La paura di dire ti amo”. Continua a mantenere ancora il secondo posto in classifica “I segni indelebili del padre autoritario”. Per la prima volta sul podio con il terzo posto l’articolo “10 segnali per riconoscere l’ortoressia”.

Buona lettura!

  1. La paura di dire “ti amo”

Quando è stata la prima volta che hai detto “ti amo” a qualcuno? Quando è stata la prima volta che qualcuno lo ha detto a te? Alcune persone provano una tremenda difficoltà ad esprimere questo sentimento. Quali sono i motivi di tanta esitazione? Sembra che sia principalmente la paura ciò che queste persone restituiscono… continua a leggere

  1. I segni indelebili del padre autoritario

17/11/2017

AMORE – La paura di dire “ti amo”

Quando è stata la prima volta che hai detto “ti amo” a qualcuno? Quando è stata la prima volta che qualcuno lo ha detto a te? Alcune persone provano una tremenda difficoltà ad esprimere questo sentimento. Quali sono i motivi di tanta esitazione? Sembra che sia principalmente la paura ciò che queste persone restituiscono…

  1. Paura dell’impegno

Certe persone avvertono come gravose le parole “ti amo” e non sono pronte a promettere qualcosa che hanno paura di dare. Tanto più il loro partner li stimola con queste parole, tanto meno è probabile che loro le utilizzino. Ci possono essere dei sentimenti, ma la paura dell’impegno impedisce che l’amore sia restituito verbalmente.

Perché alcune persone temono di impegnarsi? Fare una scelta significa anche escludere tutte le altre possibilità. Questo viene percepito come limitante e innesca paura, a prescindere dai sentimenti provati per il partner. Si ha la sensazione che la vicinanza e l’impegno portino con sé ingenti responsabilità. Si avverte la paura di diventare vittime di una serie di costrizioni. Inoltre, il pensiero di dover soddisfare le esigenze

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12/10/2015

RAPPORTO DI COPPIA – Risposta alle domande più frequenti

Le dinamiche dell’innamoramento nel rapporto di coppia

Ci si innamora per caso?

Spesso ci succede di essere attratti in modo quasi immediato di una persona che magari conosciamo da poco tempo.

Perché si innescano questi meccanismi per cui due individui si attraggono inconsapevolmente?

L’attrazione, per capirci la chimica, non nasce per caso! Si è già predisposti inconsciamente a quel tipo di persona (non a quella persona ma a quel tipo di persona). Da un punto di vista psicoanalitico le motivazioni sono riconducibili al proprio inconscio storico.

Cos’è l’inconscio storico?

Ognuno di noi, fin dalla nascita, vive ed alimenta un inconscio parallelo che spesso si incastra e si estrinseca nella vita reale tanto da condizionare le nostre scelte.

Dal terzo anno di vita il nostro  inconscio storico traccia una sorta

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18/09/2015

MAL D’AMORE – L’energia creativa dell’amore

Come si fa a guarire dal mal d’amore, smettere di soffrire se ti sei innamorato e non vieni ricambiato?

Una delle domande che più spesso mi viene rivolta su questo argomento è: “Come si fa a guarire di mal d’amore, smettere di soffrire se ti sei innamorato e non vieni ricambiato?”.

Ci si innamora nel momento in cui si trova una persona che si ritiene con le caratteristiche giuste, quella ideale per se stessi, quella che meglio rappresenta i propri desideri o le proprie aspettative. L’innamorato è attratto della persona con la quale pensa di costruire un nuovo progetto di vita insieme, di chi gli fa intravedere una nuova futura possibile esistenza. Inizia così un momento creativo condiviso e perseguito con il partner. Il soggetto si sente di avere un’affinità profonda con la persona amata e vive l’amore come qualcosa che contribuisce all’armonia del mondo, alla perfezione del “suo” universo.

Se la relazione d’amore non è più condivisa, la persona rifiutata si sente abbandonata e vede tradito il patto d’amore, lo scambio di pro

07/08/2014

AMORE – Estratto da: L’arte di amare di Erich Fromm

Amore: la risposta al problema dell’esistenza umana

L’amore è un sentimento attivo, non passivo; è una conquista, non una resa. Il suo carattere attivo può essere sintetizzato nel concetto che amore è soprattutto “dare” e non ricevere.

Che cosa significa dare?

La risposta sembra semplice, ma in realtà è carica di ambiguità e di complicazioni. Il malinteso più comune è che dare significhi “cedere” qualcosa, essere privati, sacrificare.

La persona il cui carattere non si è sviluppato oltre la fase ricettiva ed esplorativa, sente l’atto di dare in questo modo. Il “tipo commerciale” è disposto a dare, ma solo in cambio di ciò che riceve; dare senza ricevere, per lui significa essere ingannato. La gente arida sente il dare come un impoverimento. La maggior parte degli individui di questo tipo, di solito sì rifiuta di dare. Alcuni trasformano in sacrificio l’atto di dare. Sentono che solo per il fatto che è penoso dare, si dovrebbe dare; la virtù, per loro, sta nell’accetta