SESSUALITÀ – Il sesso in terza età

25/01/2017

SESSUALITÀ – Il sesso in terza età

SESSUALITÀ - Il sesso in terza età

immagine di Gianluca Gambino, a.k.a. Te Nia

Anche se la maggior parte delle persone crede che gli anziani non abbiano rapporti sessuali, il mio lavoro con pazienti over 60 sfata questa credenza e rivela come la terza età non sia il capolinea della sessualità e del desiderio. Anche se l’idea di una vita sessuale in età senile può suscitare sentimenti di disagio o essere ritenuta fuori luogo dalle generazioni più giovani, si tratta di una naturale espressione di sé, a prescindere da quanti anni si hanno.

Le persone anziane hanno rapporti sessuali, ma perché è così difficile pensarlo?

La società odierna è prevalentemente orientata su giovinezza, competitività, efficienza ed apparenza. L’idea che le persone anziane possano avere rapporti sessuali non richiamerebbe così l’immagine di vitalità, energia e bellezza celebrata ed esaltata dai mass-media e dal retaggio culturale moderno.

Non piace pensare alla vita sessuale degli anziani o è difficile considerare che esista soprattutto quando si tratta dei propri genitori o nonni. Non si vuole pensare a loro “in quel modo” per motivi che, secondo la prospettiva psicoanalitica, trovano origine nell’infanzia. Infatti, la sessualità dei genitori ricorda che da bambini si è stati tagliati fuori da importanti aspetti psico-affettivi della relazione adulta e della coppia genitoriale. Al fine di gestire e/o negare la realtà di quell’antico sentimento di esclusione, ci si focalizza solo su ciò che riguarda “se stessi” e sulla propria generazione, quella dei “più giovani”, come gli unici che possono vivere una sessualità.

“Ogni generazione pensa di aver inventato il sesso” – Andrew Stephen Grove

È difficile ammettere la sessualità senile anche per il modo in cui le donne in passato sono state frenate nell’esprimere questo aspetto della vita. I tabù morali e culturali hanno portato ad una vera e propria tendenza, tra molte donne oggi anziane, a negare i propri desideri e importanti aspetti di sé legati alla propria femminilità, espressa anche attraverso la sessualità. Molte donne sono riservate o inibite proprio in virtù delle forti influenze culturali alle quali sono state sottoposte. Sappiamo tutti come in passato, e purtroppo ancora oggi, la sessualità femminile sia stata giudicata negativamente o considerata come promiscua, a differenza di quella maschile.

“Gli anni possono far venire le rughe alla pelle, ma la rinuncia agli entusiasmi riempie di rughe l’anima” – Samuel Ullman

Sebbene l’idea di una sessualità senile non sia popolare o “cool”, oltre ad essere in contrasto con l’odierna visione morale riguardante un’ideale stile di vita da tenere in vecchiaia, si tratta in realtà di una naturale espressione della quale anche gli anziani hanno diritto di gioire. Il fastidio percepito, quando si pensa al sesso in terza età, porta la società ad esprimere una sorta di rifiuto e di discriminazione: si nega così, ad esempio, la loro intimità nelle strutture di ricovero oppure si giudicano come comportamenti patologici i desideri sessuali. La sessualità quando vissuta in maniera adulta e consapevole non è patologica o pericolosa per sé o per gli altri, ma è parte del processo vitale. Anche se potrebbe scatenare spiacevoli sensazioni, non si dovrebbero limitare o addirittura condannare le persone anziane che ancora esprimono desiderio verso questo diritto vitale, una naturale espressione della vita, indipendentemente da quanto vecchia essa sia.

Dott.ssa Marcella Caria


ATTENZIONE! Il materiale pubblicato è volto ad essere spunto di riflessione sui temi trattati e non vuole essere in alcun modo sostitutivo di indicazioni e/o trattamenti terapeutici. La gestione di difficoltà e disagi emotivi deve sempre essere affrontata con l’aiuto  di professionisti del settore. E’ pertanto importante contattare direttamente una figura professionale competente affinché possa valutare la specifica situazione e fornire le adeguate indicazioni terapeutiche.