SALUTE – Mens sana in corpore sano

12/04/2016

SALUTE – Mens sana in corpore sano

Il disagio psichico, affettivo o emotivo si esprime anche attraverso il corpo

mens sana in corpore sano

immagine di Leonardo Da Vinci

C’è un antico detto ormai popolare del poeta romano Giovenale che recita: “mens sana in corpore sano”.

La salute del corpo è infatti indissolubilmente legata alla salute della mente e viceversa. La società, sempre più di impronta materialista, ha fatto dimenticare questa basilare e imprescindibile cultura dell’Essere al centro del proprio mondo e “comandante” principale del proprio corpo. Si ha sempre più l’abitudine a vedere se stessi soltanto come il proprio corpo. Tale grave dissociazione consente una visione soltanto parziale della nostra complessità.

Di seguito un interessante articolo in proposito. Buona lettura!

Dott.ssa Marcella Caria


Certe emozioni dolorose e intollerabili possono provocare uno stato di iper-attivazione persistente costringendo il corpo a mantenere una condizione di emergenza continua, a volte per un tempo più lungo di quello che l’organismo è in grado di sopportare.

Le emozioni, i sentimenti e le difficoltà, troppo dolorose per essere vissute e sentite, trovano nel corpo un contenitore pronto a riceverle. Questo crea nel soggetto l’idea di non avere nessun tipo di difficoltà psicologica, ma solo un disagio medico che si pensa possa essere curabile con qualche medicina.

Quali sono le conseguenze?

La costante sollecitazione emotiva provoca  danni agli organi più deboli e vulnerabili, una via di scarico immediata nel corpo che si trasforma in disturbo.

Chi sono i soggetti a rischio?

Sono persone che tendono a non far venire alla luce la loro emotività: sono calme, si arrabbiano raramente, riferiscono di non provare sentimenti quali paura, rabbia, angoscia, insoddisfazione, dolore o tristezza. Sono persone che se decidono di intraprendere un percorso con uno psicologo fanno grande fatica ad esprimere le emozioni e riescono con difficoltà a elaborare i vissuti affettivi e sentimentali. Il loro corpo mette in evidenza ciò che loro non riescono ad esprimere e comprendere a livello psichico.

Quali sono le sintomatologie derivate da un disagio psicologico?

Le malattie psicosomatiche più diffuse si manifestano:

_ nel sistema gastrointestinale (gastrite cronica, iperacidità gastrica, colon irritabile o spastico, stipsi, nausea, vomito e diarrea);

_ nel sistema respiratorio (asma bronchiale, dispnea, singhiozzo, o sindrome iper-ventilatoria);

_ nel sistema cardiovascolare (aritmie cardiache, crisi tachicardiche o ipertensione arteriosa);

_ nel sistema cutaneo (psoriasi, eritema pudico, rossore alle guance da emozione, acne, dermatite, dermatite atopica, prurito, alopecia areata, sudorazione eccessiva);

_ nel sistema muscolo-scheletrico (cefalea, crampi muscolari, torcicollo, mialgia o tic nervosi);

_ nel sistema genito-urinario (forti dolori mestruali, enuresi, enuresi notturna bambini, impotenza o vaginismo);

_ nell’alimentazione (disturbi dell’alimentazione)

Quali sono i più diffusi disturbi psicosomatici?

_ ipocondria: sintomi di tipo somatico che vengono interpretati come segni di una grave malattia spesso non riscontrata da accertamenti medici;

_ dismorfofobia: eccessiva focalizzazione su un difetto fisico che impedisce il normale svolgimento delle attività di vita personali, sociali, relazionali;

_ disturbo di somatizzazione: sintomi dolorosi, gastro-intestinali, pseudo-neurologici, sessuali,etc, non giustificabili da accertamenti medici ed esami obiettivi;

_ disturbo somatoforme indifferenziato: costanti lamentele fisiche come stanchezza cronica, perdita di appetito, problemi urinari;

_ disturbo algico: dolore cronico o recidivo in uno o più distretti corporei senza diagnosi mediche obiettive;

_ disturbo di conversione: sintomi o deficit inerenti funzioni motorie volontarie o sensitive in assenza di una condizione neurologica obiettiva quali difficoltà di deglutizione (o bolo isterico), sintomi pseudo-epilettici, paralisi psicogene, cecità psicogena, ecc.

Inoltre lo stress, la tristezza, la confusione interna ed esterna e i leggeri stati depressivi possono influire sullo stato di salute della persona a livello generale. Le difficoltà nell’avere un ciclo mestruale regolare, se non addirittura assente, e i cali immunitari che lasciano il nostro fisico maggiormente esposto a raffreddori e influenze proprio nel periodo freddo ne sono un esempio.

Come affrontare le malattie psicosomatiche?

È importante prima di tutto accettare di avere una difficoltà che possa essere legata alla mente e bisogna imparare a chiedere aiuto. Non c’è nulla di cui vergognarsi!

(NOTA: vivere difficoltà emotive o mentali non significa essere “pazzi” o “non normali”; condizionamento purtroppo profondamente radicato nella cultura occidentale e che tratterò su questa pagina con l’articolo intitolato “ESSERE – Essere o non Essere? La normalità” – di Dott.ssa Marcella Caria)

Successivamente, esclusa che la causa sia organica, bisognerà:

_ cercare di capire quando il sintomo corporeo aumenta o diminuisce e se è collegato ad eventi di vita particolari (ad esempio la psoriasi in vacanza diminuisce, ma appena si torna in ufficio esplode)

_ ipotizzare un percorso di yoga  e magari un percorso sportivo (corsa, nuoto, kickboxing, danza moderna) che stimoli il nostro fisico a produrre endorfine, il cosiddetto “ormone del benessere”, e porti a scaricarci fisicamente e mentalmente.

_ nei casi più difficili, in cui il sintomo impedisce al soggetto di vivere serenamente (per esempio dermatiti atopiche, disturbi sessuali, tachicardie, disturbi intestinali, alopecie, assenza del ciclo mestruale o psoriasi) sarebbe utile intraprendere un percorso di sostegno psicologico che aiuti la persona a conoscere a fondo il proprio mondo emotivo e affettivo.

Dott.ssa Anna Maria Sepe

Il sintomo [del corpo] è una metafora [della mente] – Jaques Lacan

Guai a quel medico che cura il corpo senza aver curato la mente, giacché da essa tutto discende – Socrate (citato da Platone)


ATTENZIONE! Il materiale pubblicato è volto ad essere spunto di riflessione sui temi trattati e non vuole essere in alcun modo sostitutivo di indicazioni e/o trattamenti terapeutici. La gestione di difficoltà e disagi emotivi deve sempre essere affrontata con l’aiuto  di professionisti del settore. E’ pertanto importante contattare direttamente una figura professionale competente affinché possa valutare la specifica situazione e fornire le adeguate indicazioni terapeutiche.
Pubblicato in Psicologia & Psicoterapia da Dott.ssa Marcella Caria | Tags: , ,