PERDERE – Gratta e vinci: compulsivi per legge

27/10/2016

PERDERE – Gratta e vinci: compulsivi per legge

PERDERE - Gratta e vinci: compulsivi per legge

immagine di Nicholas Little

Propongo il video realizzato da Emanuel Pellegrini per TAXI1729 con l’intento di mettere in luce alcuni aspetti psicologici sui quali fanno leva le campagne pubblicitarie sul gioco d’azzardo. Il fenomeno della dipendenza da gioco è in costante aumento provocando disagi e problematiche individuali, famigliari e sociali.

Vorrei inoltre sottolineare che, intrinseco all’approccio psicologicamente manipolatorio di questa forma di pubblicità, si annida un altro e più complesso problema. Il gioco d’azzardo, in tutte le sue forme, costituisce una vera e propria trappola per le persone fragili, in difficoltà emotiva ed economica. Ciò detto, chi propone questa forma di “svago” si premura esclusivamente di vendere il proprio business, incurante delle gravi conseguenze per la salute psicologica e dei costi di recupero, sia in termini economici che di impegno individuale per riconquistare gli affetti e le relazioni che la dipendenza da gioco strappa alla vita. Se si considerassero tutti questi aspetti si vedrebbe allora la realtà: il gioco d’azzardo è perdere, è smarrirsi, è un grande debito per tutti. Un business che viene dunque perpetrato ai danni della salute delle persone e della collettività.

Questa divulgazione “irresponsabile” degrada inoltre in mera ipocrisia dal momento che si propone al pubblico (non si è più singole persone ma soltanto dei consumatori) di “giocare responsabilmente”. Infine, come se non bastasse, si propone a giochi fatti di “riparare” col farmaco il danno emotivo inflitto a queste persone che, dopo esser state ingannate e ignorate, diventano di nuovo “consumatori”, questa volta dell’industria farmaceutica.

Non possiamo e non dobbiamo aspettare che il falso divenga autentico, che il prepotente diventi empatico. Ognuno di noi deve coscienziosamente comprendere che questa truffa è ai danni della salute e del benessere collettivo. È necessario compiere per se stessi il passaggio da consumatori passivi all’essere attivi, da utenti dormienti ad individui risvegliati, scegliendo di sottrarsi alla manipolazione per vivere la propria vita.

Guarda il video al seguente link


ATTENZIONE! Il materiale pubblicato è volto ad essere spunto di riflessione sui temi trattati e non vuole essere in alcun modo sostitutivo di indicazioni e/o trattamenti terapeutici. La gestione di difficoltà e disagi emotivi deve sempre essere affrontata con l’aiuto  di professionisti del settore. E’ pertanto importante contattare direttamente una figura professionale competente affinché possa valutare la specifica situazione e fornire le adeguate indicazioni terapeutiche.